“Un bilancio drammatico di un disastro ambientale che poteva essere evitato con la manutenzione e la cura del territorio, e che purtroppo, ancora una volta, mostra l’enorme fragilità del nostro Paese”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil, Gianna Fracassi.
“Frane, esondazioni, dissesti morfologici sono conseguenze di fattori naturali, ma anche – prosegue la dirigente sindacale – delle continue modificazioni del territorio da parte dell’uomo e della cattiva gestione da parte delle Istituzioni e della classe politica, che, negli anni, ha operato quasi sempre in regime emergenziale, senza efficacia e lungimiranza”.
“Lo diciamo da anni, già dal 2013 nel Piano del Lavoro, poi nella Piattaforma integrata per lo sviluppo sostenibile, e ora nel nostro documento congressuale: serve una strategia di prevenzione dei rischi naturali e del dissesto idrogeologico.
Inoltre, chiediamo al Governo, così come proposto unitariamente con Cisl e Uil, investimenti pubblici in legge di Bilancio per la messa in sicurezza del territorio, al momento assenti”, conclude Fracassi.