“Finalmente la nave delle armi, Bahri Yanbu, ha lasciato il porto di Genova in direzione Alessandria d’Egitto senza aver potuto imbarcare i generatori per uso militare.
Una notizia positiva, un’importante vittoria frutto anche della battaglia della Cgil e dei suoi lavoratori che ieri incrociando le braccia e protestando in tutti i porti liguri hanno impedito che il cargo imbarcasse, a Genova e La Spezia, quanto necessario alle operazioni definite dalle Nazioni Unite ‘crimini di guerra’ e fuori dal rispetto dei trattati internazionali”.
Così, in una nota, il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra.
“Fin da subito, assieme alle associazioni, abbiamo denunciato – aggiunge il dirigente sindacale – la gravità di quanto stesse accadendo nei nostri mari. La reazione dei lavoratori della Filt Cgil non si è fatta attendere ostacolando così, con la loro mobilitazione, il trasferimento di armi e munizioni per non essere complici di quello che sta succedendo in Yemen.”
“I porti – ricorda in conclusione Massafra – vanno aperti alle persone e chiusi ai traffici di armi.”