Prosegue il progetto “Di memoria in memoria“: i ragazzi delle prime medie incontrano alcuni artigiani di ” vecchi mestieri”
I ragazzi si sono dimostrati molto interessati, ma ha colpito soprattutto l’espressione commossa degli artigiani nel rivivere i loro anni giovanili, orgogliosi del lavoro fatto. I ragazzi di oggi non possono immaginare che, negli anni Settanta e Ottanta, le famiglie benestanti di Torino potessero avere la sarta che andava in casa una o due volte alla settimana per aggiustare indumenti, cucire bottoni, tagliare e cucire abiti su misura. I vestiti venivano recuperati, i cappotti rivoltati; ma ad un certo punto la manutenzione attenta e il prolungamento della vita degli indumenti ha lasciato il posto ad un cambio continuo del guardaroba. E’ uno dei temi di cui oggi si parla, anche a proposito di smaltimento dei rifiuti, e riguarda tutto ciò che, come un tempo, potrebbe essere riparato e tornare a funzionare. I ragazzi della scuola coinvolti in questo progetto, possono imparare la storia dalla viva voce dei testimoni, un modo certamente più efficace e vivo che leggere le stesse cose sui libri.