Non c’è futuro senza memoria.
Presentazione di Fabio Motta – SPI CGIL Lega27
Sulla base di questo concetto lo SPI CGIL si è proposto di sviluppare progetti sulla memoria utili ad analizzare la storia sapendo che, a volte, la memoria è più vera della storia stessa e il raccontare è un esercizio civico e morale che può far crescere fra le diverse generazioni un rapporto fondato sulla comunanza dei valori.
Partendo da queste considerazioni lo SPI di Gassino ha promosso sul proprio territorio il progetto “Di memoria in memoria” per ritrovare, nella memoria di chi l’ha vissuta, la storia passata, e per offrire, di conseguenza, alle nuove generazioni la possibilità di recuperare le proprie radici, e di costruire un futuro più stabile perché “chi non conosce la storia è condannato a ripetere gli errori del passato.”
L’idea di fondo del progetto “Di memoria in memoria” è stata subito accolta positivamente dalle docenti di italiano delle classi 3B e 3C della scuola media Elsa Savio e dall’Amministrazione Comunale di Gassino, accomunate dalla certezza che sia importante custodire la ricchezza del passato per meglio costruire il domani delle giovani generazioni.
I ragazzi della scuola media hanno intervistato un gruppo di anziani che hanno volontariamente offerto la loro testimonianza relativa alla propria esperienza di vita vissuta nel periodo del primo dopoguerra. Sono stati affrontati temi come il lavoro, la vita quotidiana e le difficoltà del periodo postbellico. Non c’è stato solo il racconto dei vecchi ai giovani ma una comunicazione bidirezionale che ha arricchito l’esperienza degli studenti e, al tempo stesso, quella dei “narratori”.
Il dialogo ha coinvolto persone di generazioni diverse rendendo concreti fatti e momenti del passato che sarebbe difficile fissare nella mente senza la componente emotiva di chi ricorda e di chi registra i ricordi. Si è trattato di una esperienza di scuola viva, che ha valorizzato coloro che hanno vissuto tempi storici molto diversi da quelli attuali, e dalla quale i ragazzi hanno certamente tratto un forte messaggio di metodo sulla ricerca, oltre a elementi di educazione al rispetto degli altri e all’attenzione sui cambiamenti che avvengono nella società.
Senza l’impegno convinto degli insegnanti ciò non sarebbe stato possibile.
Gli incontri fra gli anziani narratori e gli studenti sono stati davvero intensi e interessanti, emozionanti e veri. I ragazzi hanno lavorato sulle interviste, le hanno elaborate ed è nato il presente libro “Di memoria in memoria”, un lavoro che verrà restituito al territorio, e che diventerà patrimonio collettivo condiviso anche da tutti i cittadini della comunità gassinese.