Si aprirà nel mese di agosto il bando regionale dotato di 12 milioni di euro di risorse europee del Programma di sviluppo rurale per la rivitalizzazione dei borghi alpini. Una misura molto attesa dai Comuni e dalle Unioni montane che prosegue il percorso iniziato dieci anni fa, con un analogo bando del Psr che dal 2008 al 2013 ha consentito il restauro di 35 borgate delle Alpi e degli Appennini.

Dal 2008 sono stati quasi cento i milioni di euro investiti, tra fondi pubblici e privati. A quel primo intervento con risorse europee, seguirono infatti molti interventi di privati, come, per citarne alcune, le esperienze in corso ad Ambornetti di Ostana, oppure Tensa di Domodossola, o ancora Ghesc di Montecrestese e tante frazioni di Frassinetto.

Sul sito www.borghialpini.it. verranno inseriti tutti i progetti che la Regione raccoglierà con il nuovo bando, presentato ieri, giovedì 26 luglio dall’Assessore Valmaggia con il Dirigente del Settore regionale Montagna Franco Ferraresi, alle Unioni montane riunite con Presidenti e tecnici a Torino.

Saranno le Unioni montane a concordare con i Comuni i migliori progetti presentabili.

Gli interventi finanziati dal bando riguardano la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria della borgata (rete fognaria, idrica), interramento e potenziamento delle linee aeree (elettriche e telefoniche), rete di distribuzione del riscaldamento, il rifacimento degli spazi aperti ad uso pubblico della borgata (interventi di arredo, illuminazione e pavimentazione della viabilità interna. Ma anche la realizzazione e il potenziamento di biblioteche e laboratori linguistici e di lettura, laboratori per attività artistiche, culturali, teatrali e musicali, laboratori informatici e multimediali, laboratori finalizzati alla diffusione delle conoscenze scientifiche edbambientali, laboratori ed impianti per attività ludico-sportive e psicomotorie

Il contributo sarà al 90 per cento, in conto capitale, per un massimo di 400mila euro per ciascuna delle due operazioni. Le borgate, per essere ammesse al finanziamento, dovranno essere raggiunte dalla rete viaria e avere da 10 alle 100 case