Il 31 luglio 1919 nasceva a Torino, Primo Levi, chimico, partigiano, antifascista, ma soprattutto scrittore di grande valore, che, sopravvissuto all’olocausto, ha raccontato, tra i primissimi, con crudezza, la vita all’interno dei campi di concentramento nazisti, portando per sempre con sé il dolore di quella immensa tragedia.

“Se questo è un uomo”, scritto per raccontare la paura, gli stenti, i soprusi nel campo di sterminio, è considerato uno dei grandi classici del ‘900.

Nel centenario della sua nascita, la Rai ricorderà Primo Levi, la sua figura umana e di grande interprete della letteratura contemporanea, in radio e tv,  su Rai1, all’interno di “Uno mattina estate”, con uno ”Speciale Sottovoce-Primo Levi”, ma soprattutto attraverso la programmazione dedicata di Rai Cultura, di Rai Radio3 e di Rai Play.

Quest’ultima dedicherà a Levi uno speciale “Memorie”, in cui, attraverso le sue interviste ai microfoni della Rai, verranno ripercorsi gli anni terribili nel campo di sterminio, anni che, come lui stesso ha più volte detto, lo hanno reso scrittore.