Ecco alcuni stralci dell’intervista di Roberto Giovannini al segretario generale della Cgil, pubblicata su La Stampa
di oggi 16 luglio 2019 (pag.2).
” L’incontro è stato convocato su carta intestata del Viminale dal vicepremier e ministro degli Interni del governo in carica. Se convocati dal governo, noi sindacati andiamo per ascoltare, per dire cosa pensiamo e quali sono le nostre proposte. E così abbiamo fatto anche oggi…………”
In merito alla polemica di Di Maio sulla presenza all’incontro di Armando Siri, Landini dice:
«E’ singolare che Di Maio dica sì alla flat tax proposta da Siri a nome della Lega, e polemizzi con i sindacati perché al tavolo c’era anche Siri. Si metta d’accordo con sé stesso. A noi la flat tax così non piace; è lui che ha fatto il contratto con la Lega».
Sul fatto che ci sia veramente un governo, il Segretario generale della Cgil risponde:
«Me lo chiedo: il governo è uno o ce n’è più di uno? Ci aspettiamo che dalla Presidenza del Consiglio arrivi la convocazione degli incontri. Certo che quello che è avvenuto oggi ci ha fatto riflettere: proporremo a Cisl e Uil di valutare insieme la situazione, perché nessuno può permettersi di utilizzarci per dibattiti politici poco
chiari o beghe interne».
Landini riepiloga quanto espresso al Governo “…… le nostre proposte, la priorità è il lavoro: servono investimenti pubblici, a partire dal Mezzogiorno, per infrastrutture materiali e sociali e la manutenzione del territorio.”
“……….siamo contrari all’autonomia differenziata per le Regioni, perché il Paese va unito, e non diviso. Occorre aumentare le detrazioni per abbassare le tasse a lavoratori e pensionati………………….. una seria lotta all’evasione fiscale, visto che ogni anno si evadono 120 miliardi di tasse, e vogliamo un contributo di solidarietà e di equità sulle grandi ricchezze finanziarie finalizzato ad un piano straordinario di investimenti verdi e sostenibili. ………”.
“……..Non siamo d’accordo né con la chiusura dei porti né col decreto sicurezza. E nemmeno sullo “sbloccacantieri”, che sta aumentando il subappalto”.