Questa mattina, come annunciato da giorni, il ministro degli Interni, Matteo Salvini riceverà la parti sociali per parlare di flat tax, misure sul lavoro, cuneo fiscale in vista della manovra per il 2020.

Nel governo giallo verde la mossa di Salvini ha provocato molti mal di pancia e ci sono altri ministri che ricordano i luoghi preposti per la manovra.

Lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte non ha apprezzato. La manovra si dovrà fare a palazzo Chigi.

Al tavolo del Viminale sono convocate oltre 40 sigle rappresentative del mondo del lavoro e delle imprese: Confindustria, Confartigianato,  Cna,  Confcommercio,  Confesercenti, i rappresentanti dell’Ance, dell’Ania e dell’Abi. Ci sarà anche Confagricoltura, Confedilizia, Legacoop e Confcooperative e Coldiretti. Presenti anche i commercialisti e i consulenti del lavoro.

Per i sindacati ci saranno i segretari di Cgil, Cisl e Uil, il portavoce dell’Ugl e il segretario generale di Confprofessioni. Ci saranno infine rappresentanti di Confetra e di Cida.

Per quanto riguarda le proposte fiscali del governo, i giornali parlano dell’ipotesi di applicare un’aliquota del 15% ai
redditi fino a 50 mila euro l’anno.

Ipotesi che però i sindacati hanno già criticato ritenendola peggiorativa per le fasce più basse; fino a 28 mila euro l’aliquota è infatti del 14,4% e interessa oltre la metà dei contribuenti.

Proprio per questo la Lega ha studiato un meccanismo che punta a trasformare in detrazione il bonus Renzi da 8o euro che vale circa 96o euro l’anno, incrementandolo progressivamente fino a 150-200 euro, garantendo così anche a questa fascia di poter beneficiare di una riduzione del carico fiscale complessivo.

Un’altra novità potrebbe essere la cancellazione delle due maggiori aliquote (41 e 43%) che verrebbero assorbite da una nuova aliquota al 38%; un taglio che richiederebbe una copertura limitata (circa 2 miliardi) vista la platea ridotta di soggetti interessati.

Ma si tratta per ora solo di anticipazioni.

Si vedrà oggi nella riunione quali saranno le intenzioni reali e soprattutto quale sarà (se ci sarà) il margine di
contrattazione.