Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, lo ha detto in una intervista di Roberto Giovanni  pubblicata ieri su La Stampa 

“Nel merito il presidente Conte non ha detto molto, a parte illustrarci i loro meriti non ha detto molto. Sul metodo, il premier ha ammesso che c’è stato un ritardo nel dialogo con i sindacati, ma che questo ritardo non era dovuto alla loro volontà, ma alla fase convulsa del governo. In futuro, dice, si rimedierà. Ma a noi servono indicazioni e confronto su questa manovra, non su quella dell’anno prossimo”.

D: Quindi avete apprezzato gentilezza e toni, ma in concreto?

“Vogliamo verificare: l’incontro è stato davvero molto generico. Poi, siccome abbiamo chiesto un confronto attivando tavoli specifici anche con i ministri, prima di applaudire o di criticare vorrei vedere se si comincia a discutere sul serio».

D: Intanto, però, di questa manovra non si sa il deficit, non si sa che accade alle pensioni o al reddito di cittadinanza.

«Non c’è dubbio. Oggi l’unica risposta che abbiamo avuto è che il governo sta lavorando per proporre al Senato una versione del tutto nuova della legge di Bilancio. È una manovra in divenire. Cosa cambierà concretamente? Non ci hanno dato elementi”.

L’intervista completa di Roberto Giovannini al segretario generale Susanna Camusso è disponibile da ieri sul sito della Cgil:
http://www.cgil.it/intervista-di-susanna-camusso-su-la-stampa-non-ci-ha-dato-risposte-il-premier-ha-solo-detto-quanto-e-bravo-il-governo/